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Best Companies 2021: per il 92% delle donne non ci sono discriminazioni in azienda

di Francesca Rota*

Best Companies 2021: per il 92% delle donne non ci sono discriminazioni in azienda

Le recenti analisi sul lavoro femminile delineano un quadro preoccupante. Secondo il rapporto Istat BES 2020, il tasso di occupazione femminile cala di 2,3 punti percentuali (52,1%) e inverte il trend di crescita iniziato nel 2015. Lo stesso rapporto dice che il tasso di occupazione delle donne tra i 25 e i 49 anni passa dal 71,9% per chi non ha figli, al 53,4% per chi ne ha almeno uno di età inferiore ai 6 anni, evidenziando una grande difficoltà all’interno del mondo del lavoro, per tutte le donne e, in particolare, per le madri.

L’attenzione al lavoro femminile

Le Best Companies 2021 (indagini svolte nel corso del 2020) mostrano, invece, una grande attenzione al lavoro femminile: il 43% dei collaboratori è composto da donne e la percentuale di donne al vertice è pari al 28%, dieci punti sopra il dato medio italiano indicato nel report Women in Business 2021. Nelle Best Companies, il 36% dei senior manager è costituito da donne contro il 29% della media italiana citata nello stesso report. In aggiunta, il 62% delle aziende premiate ha un comitato o una persona nominati ufficialmente per combattere la discriminazione e promuovere la diversità.

Il miglioramento rispetto al 2019

Questa attenzione si traduce in un’elevata soddisfazione delle donne delle Best Companies: il 90% di loro ritiene di lavorare in un great place to work, 4,5 punti sopra il dato dello scorso anno. L’80% delle colleghe di queste aziende si sente supportato dai responsabili nel raggiungimento del work-life balance e il 92% non ravvisa discriminazioni di trattamento legate al sesso. Tutti gli indicatori analizzati dal questionario di clima Trust Index©, dal punto di vista delle donne, sono migliorati in media di 4 punti rispetto al 2019. Sembra proprio che la pandemia, nelle aziende attente al benessere dei loro collaboratori, non abbia intaccato la soddisfazione professionale delle donne, anzi: l’investimento nel clima aziendale in un periodo così difficile le ha ulteriormente motivate, rendendole ancora più orgogliose di lavorare in un great place to work.

*Manager di Great Place to Work® Italia

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